I.
L’idea di stare
dentro un immenso vuoto
affardellati di niente,
nel niente incespicando.
Cercarsi, nemmeno accostarsi.
Domande. Mai chiuse risposte.
Pure qui l’ora, il giorno.
Quale voce accompagna?
quale mano conduce?
Un grumo ogni storia residua.
Desiderio è mancanza.
Indifferenti stelle
dentro abissi insondabili,
sperse divinità
in limbi senza nome.
Altra la soglia, la stanza,
poco avanti lasciate,
altro il momento, il percorso,
lo sguardo sorpreso allo specchio.
Non v’è ritorno,
soltanto l’andare e l’addio.
Elio Pecora